domenica 17 marzo 2013

Capitolo Quattro


«Fuggire alla cieca non servirebbe», sospira Everi. «Non qui dentro.»
Sequoia la sposta di lato, con delicatezza ma anche con decisione. Punta il fucile verso la porta in fondo al corridoio. «Sono d'accordo. Vediamo quanto questo francese figlio di una cagna appestata avrà voglia di fare lo spiritoso, dopo avermi conosciuto di persona.»
Everi gli mette una mano su braccio. «Non farai nulla. Dobbiamo ascoltarlo.»
«Non siamo in missione diplomatica», replica il soldato, spazientito.
«Ricordi cosa ti ho detto al briefing di ieri sera?»
«Che la villa ha le sue regole», interloquisce Vern, dopo aver finito di esaminare le porte xilografate. «E che una volta entrati avremmo dovuto aspettarci un sacco di cose strane.» Ripone il serramanico in tasca. «Beh, anche più strane del solito. Giusto?»
La Kendal annuisce. Le piace la freddezza del ladro. Alla fine anche Sequoia cede e abbassa l'arma. «Voglio fidarmi», mugugna. «Ma se questo Perrault farà solo una mossa sbagliata...»
In quel momento la porta in fondo al corridoio si apre. Sulla soglia si staglia un uomo a dir poco bizzarro. Alto poco più di un metro e settanta, sembra più grande a causa dell'elaborata parrucca nera in stile rinascimentale che porta in testa. Ha un volto sorridente, velato appena da un velo di barba sulle guance. Il vestito che indossa è un'elaborata palandrana scura, con tanto di collare e polsiere in pizzo bianco, stivaletti in cuoio, dentro i quali s'infilano i pantaloni attillati, pieni di lacci e laccetti.
«Eccovi qui, finalmente», saluta, in un inglese accentato.
Everi sa di dover prendere in mano la situazione prima che degeneri. Conosce la pericolosità dell'uomo che ha davanti: stregone, alchimista, affabulatore, sadico, killer seriale. La ragazza si fa avanti, pronta al peggio. «Siamo qui per vedere madame Oldisia.»
«Oh, ne sono certo.» Quindi, stupendo tutti e tre, Charles Perrault si sposta e fa cenno ai suoi ospiti di entrare. «Parliamone in soggiorno, da persone civili.»
«Che cazzo di storia è questa?», domanda Sequoia.
Everi si volta e lo fulmina con un occhiata. Una volta tanto è sufficiente per zittire il gigante. Quindi la Kendal fa strada, accogliendo l'invito di Perrault.

Everi Kendal (foto d'archivio)

Il soggiorno è un locale sontuoso dal pavimento in parquet, arredato con antichi mobili in stile rococò, in un intreccio di linee sinuose e intarsi che raffigurano composizioni floreali e maschere grottesche.
Un grande orologio a pendolo è posto vicino alla larga scala che porta al piano superiore. Una seconda porta, a due battenti, è situata sul lato opposto della sala, affiancata su entrambi i lati da statue di giada di levrieri seduti.
Al centro del soggiorno c'è un tavolo ovale, circondato da quattro sedie. Perrault si siede a un capo del tavolo, davanti a un grande libro rilegato in cuoio, su cui sono posati degli antiquati occhialini da lettura. «Accomodatevi», invita i tre, senza smettere di sorridere.
Vern e Sequoia guardano la Kendal, evidentemente spiazzati. La ragazza è stata messa in guardia in merito a ciò che comporta introdursi in una magione incantata di quel livello, ma le risulta comunque difficile mantenere il sangue freddo. La consapevolezza di ciò che c'è in gioco la costringe a concentrarsi su ogni piccola mossa. Si siede di fronte a Perrault. Ha già notato alcuni riflessi di luce rossa negli occhi del francese. Baluginii, forse illusioni ottiche, ma che la inducono a non guardarlo dritto in faccia.
Vern la imita, sedendosi al suo fianco, attento a non avvicinarsi troppo allo scrittore di fiabe. Sequoia invece si piazza a braccia conserte alle spalle di Everi, con la canna del fucile appoggiata alla spalla e un cipiglio minaccioso dipinto sul volto. Perrault fa una smorfia, ma non lo ammonisce in alcun modo. «Immaginavo che mandassero qualcuno», commenta infine. «Per chi lavorate?»
Tocca a Everi rispondere: «Poco importa. I vostri nemici sono numerosi. Non a caso siamo arrivati qui, nonostante tutti i vostri tentativi di segretezza.»
«Non so chi sono i due signori», ribadisce lo scrittore, «in quanto a te, sento il familiare olezzo di magia d'incantamento. Sei dunque una strega?»
La Kendal trasalisce. Questa volta è stata presa proprio di sorpresa. Sente gli occhi dei compagni su di sé, e deve fare un grande sforzo per non arrossire. «Non siamo qui per fare amabile conversazione, Perrault. Consegnateci Laura Elpis e ti prometto che nessuna alleanza sarà intrapresa contro la tua padrona.»
«Madame Oldisia potrebbe dirti che le persone che hanno organizzato ciò che compiremo oggi sono potenti e influenti quanto i vostri mandanti.» L'uomo si china avanti con fare beffardo. «Probabilmente anche di più.»
Sequoia fa un movimento rapido e picchia un pugno sul tavolo. «Ora basta! Portaci dalla vecchia o ti crocifiggo al muro.»
Everi si aggrappa letteralmente al suo bicipite. «Jones, no!»
Ma è troppo tardi. Perrault si alza e allarga le braccia. La sua ampia veste scura si apre alla guisa delle ali di un enorme corvo, mentre i suoi occhi si accendono di luce cremisi. Una forza tremenda e invisibile paralizza la Kendal, che si trova schiacciata sul tavolo, appesantita da una gravità innaturale. Con la coda dell'occhio si accorge che Sequoia è caduto in ginocchio. Incredibilmente riesce a opporre una qualche resistenza al sortilegio di Perrault, qualunque esso sia, tuttavia non sembra essere sufficiente per reagire. Vern, dal canto suo, è immobilizzato tanto quanto Everi.
«Villani e scortesi», esclama lo scrittore. «prepotenti tanto quanto chi vi ha mandato qui, a sfidare madame Oldisia.»
La ragazza tenta di sillabare una formula di liberazione. È un tentativo alla cieca, il migliore che le è venuto in mente nella concitazione. Purtroppo si accorge di riuscire a stento ad aprire la bocca, non abbastanza per ricorrere agli incantesimi che conosce. Poi all'improvviso il francese richiude le braccia, sciogliendo i tre dalla morsa invisibile.
Il primo a tentare di rialzarsi è Sequoia. Everi lo vede trafficare con qualcosa in una tasca del bergen, pronto a dare battaglia. Ignorando i muscoli doloranti gli mette le mani sulle spalle e lo ferma. «Aspetta. Non possiamo sconfiggerlo. Non ora.»
Il soldato la guarda con occhi furibondi. È stato umiliato e vuole vendetta, però è abbastanza intelligente per capire quando bisogna cambiare strategia. Si limita quindi a rimettersi in piedi, usando il fucile d'assalto a mo' di bastone. Vern invece se ne sta in disparte, non pare voler causare problemi.
Everi si volta e fronteggia di nuovo Perrault, che è tornato a sedersi, pacifico e sorridente. «Lasciate che vi spieghi», dice il francese. «Madame Oldisia è disposta a concedervi un tentativo di trovare la ragazzina. Non perché è buona, né perché si annoia. Anzi, a dire il vero un po' di tedio lo prova davvero, perciò unirà l'utile al dilettevole.»
«L'utile?», commenta Everi, spiazzata. La situazione le è sfuggita malamente di mano.
«La speranza che voi nutrite, quella di salvare la nostra piccola Laura, verrà tradita e non farà altro che alimentare il rituale della mia padrona e dei suoi referenti.»
«Parla chiaro, mangiarane», lo apostrofa Jones.
La Kendal lo zittisce. «Lascia perdere, ti spiego dopo.» Infatti lei ha capito il significato delle parole di Perrault. Tuttavia in esse vede comunque la loro unica possibilità per tentare di compiere la missione. O forse si tratta soltanto dell'ennesima falsa speranza che si sommerà alle altre, in una sorta di meccanismo perverso. Il piano di madame Oldisia sembra prevedere tutto, anche il modo per sfruttare i nemici per proprio tornaconto. «Parla stregone», decide infine. «Accettiamo la sfida.»
Perrault applaude, felice come un bambino. «Ottimo allora. Dunque decidete il vostro fato.»
Vern, fino a quel momento silenzioso, si rivolge allo scrittore. «Vuoi dire che possiamo gironzolare liberamente per la villa?»
«Non liberamente: scegliendo uno dei tre percorsi di Mamma Oca.»
«Non capisco.»
«Vuoi spiegare tu, chérie?», dice, rivolto a Everi.



La Kendal è stata istruita a sufficienza su Oldisia e sulla sua storia per sapere ciò a cui fa riferimento il francese. Guarda Sequoia e Vern, che attendono delucidazioni. «Questo Charles Perrault viene da una realtà alternativa alla nostra, un mondo in  cui non era uno affabile scrittore, bensì un mago nero che ha causato terrore e devastazione in piena Parigi, creando alchemicamente i personaggi delle sue fiabe nere. Ha regnato sul distretto fatato di Saint Sulpice per tre anni, finché Luigi XIV si è deciso a inviare i suoi soldati a molla per porre fine all'orrore.»
Perrault annuisce, estasiato. «Brava, bravissima.»
Everi lo ignora. «Oldisia l'ha salvato sul più bello, trascinandolo nella nostra realtà, per farne il suo ciambellano. Immortale, a quanto pare.»
Vern fa una smorfia. «Questo è troppo anche per me credo, ma ok, lo accetto. Ora direi di saltare l'infodump e di venire al dunque. Cosa sono i percorsi di Mamma Oca?»
«Non lo so», ammette la Kendal.
Perrault alza tre dita della mano destra. «Tre modi per arrivare agli appartamenti di madame Oldisia. Viceversa potreste girare questa casa per ore, senza trovare nulla. Invece io vi invito a provarne uno. Due opzioni le conoscete già: la porta di Barbablù, la porta della Bella Addormentata. E infine...» Con un gesto teatrale indica la scala «la sala da ballo di Cenerentola.»
«Certo, e tu ci credi così stronzi da infilarci volontariamente in una delle tue trappole», grugnisce Jones, alzando lentamente il fucile. «Io invece ti sparo in testa e poi noi esploriamo questa topaia.»
Gli occhi di Perrault si incendiano di rosso, ma solo per un momento. «Provaci se vuoi, ragazzone.»
Everi si mette tra i due, guardando Sequoia. «Ha ragione lui. Dobbiamo scegliere un percorso, c'è poco da fare. Qui dentro...»
«Tutto funziona secondo regole precise», taglia corto Vern. «Va bene allora, stiamo al gioco. Dove si va?»

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LA SCELTA (1)

  • La Porta di Barbablù
  • La Porta della Bella Addormentata
  • La scala per la Sala da ballo di Cenerentola

LA SCELTA (2) Quale PDV (Punto di Vista) desiderate per il prossimo capitolo?

  • Everi Kendal
  • Vern Achilles  
  • Sequoia Jones
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18 commenti:

  1. Primo stavolta! Io dico Barbablù e Vern

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  2. Perrault non ha tradito le attese! :D
    Peccato manchi l'opzione "spappolare la testa del mangiarane", mi avrebbe tentato. xD
    In sostituzione, opto per anch'io la Porta di Barbablù. Per quanto riguarda il POV, sono indeciso tra Sequoia (in quanto badass) e Vern (perchè adoro il suo continuo appoggiarsi alla quarta parete)... massì, vada per Jones! :)

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  3. Mi piace questo entusiasmo :D
    E in effetti Perrault è un personaggio divertente da utilizzare... Spero che abbiate in futuro l'occasione di vederlo tritato XD

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  4. la porta della bella addormentata! e continuiamo a vedere cosa dice la maga.

    p.s. in rococcò ci manca una c

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  5. Porta di Barbablù
    Pov di Vern

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  6. Siccome non si può far abbassare la cresta a Perrault ( ;-) ), direi porta di Barbablù e Sequoia

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  7. Punto di vista di Vern e Barbablù. Che belle le favole indemoniate!!!

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  8. Scelta 1
    Barbablù

    Scelta 2
    Vern

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  9. Scelta 1
    Barbablù

    Scelta 2
    Everi Kendal

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  10. Sìsì, Perrault ci piace :D Prima di farlo triturare, spero che utilizzerai i suoi poteri malefici per una lotta all'ultimo sangue ;D

    Comunque... anche io scelgo la porta di Barbablu - è quella che mi ispira di più e, se fossi uno dei personaggi, avrebbero più o meno tutte lo stesso valore, sapendo che saranno tutte e tre aperture verso un gran casino.
    POV... ormai Vern si è conquistato le mie simpatie, voto lui!

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  11. lVoto per La Bella Addormentata con PDV di Vern. La Kendal al momento sembra un po' in difficoltà e quanto a Sequoia, non è tipo da stregonerie. Però non si sa mai...

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  12. E anche questa volta chiudo i voti, ringraziando tutti...
    Tempo un paio di giorni e avrete il nuovo capitolo :-)

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  13. Azz... ho fatto tardi a votare... :(

    Vabbè, ne approfitto per ringraziarti di aver cambiato sfondo come ti avevo fatto notare dopo il primo capitolo... :D

    P.S.
    Tanto avrei scelto Barbablu e Vern anche io.

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  14. Uh, sono arrivato anche io tardi per il voto, anche se visti gli altri commenti chi ha vinto è coerente con quanto avrei votato io. xD

    Bel pezzo, Perrault è uscito proprio bene come personaggio.

    Ciao,
    Gianluca

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    1. Grazie Gianluca! *O* Perrault piace molto anche a me... Sono felice di questo tuo commento, davvero ;)

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